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Assemblea di venerdì 21 aprile rinviata.

Sorgente: Assemblea di venerdì 21 aprile rinviata.

Assemblea di venerdì 21 aprile rinviata.

A causa della triste e improvvisa morte del papà del nostro consigliere comunale Enrico Duranti, l’assemblea di venerdì 21 aprile contro la centrale Snam di Sergnano sarà rinviata.

appena sapremo la nuova data provvederemo a pubblicizzare l’evento.

Movimento 3.0 – Comitato No Gasaran

Bonifica Centrale 1 ex Eni Sergnano

Il 13 giugno 2016, come consigliere del Movimento 3.0, ho presentato una interrogazione (allegato 1) riguardante la bonifica della Centrale 1 ex Eni (ora cluster D). Dalle carte è emerso che nel 2001 la ex Eni si autodenunciava per un possibile pericolo di inquinamento. Nello stesso periodo, l’Eni si autodenunciava anche per la Centrale 2.

Mentre l’evoluzione della bonifica della centrale 2 è conosciuta e tutt’ora in corso, della centrale 1 chiedevo al Comune , con apposita interrogazione, spiegazioni e documentazione per capire come e quando si fosse risolta la questione della bonifica.

Il 4 di agosto, ben dopo i 30 giorni previsti per legge, l’assessore Coti Zelati mi rispondeva: “ Alla fine di fornire ai capigruppo, tutta la documentazione richiesta necessaria a relazionare correttamente in merito alla bonifica della Centrale ex Eni (oggetto dell’interrogazione …), si rende noto che questa Amministrazione sta completando l’acquisizione della stessa documentazione.

Ulteriori informazioni in merito saranno rese note non appena possibile”.

Bene! A distanza di mesi non ho ancora ricevuto nessuna documentazione.

Posso anche capire i tempi necessari per trovare documentazione vecchia, ma non posso tollerare mesi di tempo. Questo nuoce gravemente il mio diritto di sindacare, diritto riconosciuto dalla legge ai consiglieri comunali oltre che dal diritto ambientale.

Purtroppo, questi sono i metodi adottati da questa Amministrazione che è sempre più latitante e slegata dai problemi reali del territorio e dei cittadini.

Per il Movimento 3.0

il consigliere Enrico Duranti.

ALLEGATO 1

Gruppo Consiliare Movimento 3.0 Sergnano

Al Consiglio Comunale

al Sindaco

oggetto: Interrogazione in merito alla bonifica della centrale Sergnano 1 ex Eni

vista la comunicazione del 28-03-2001, protocollata il 31 marzo 2001, da parte di ENI a nome del responsabile Ing. Massimo Moschini, dove l’Eni intendeva attivare le procedure per gli interventi di messa in sicurezza d’emergenza, di bonifica e di ripristino ambientale nel sito denominato ex centrale Sergnano 1,

considerato che in tale comunicazione, l’Eni dichiarava.” …è nostra intenzione accertare se vi sia stata una situazione di pericolo di superamento dei limiti di concentrazione accettabili all’ex allegato 1 al DM Ambiente 471/99”.

considerato che sempre nella comunicazione, l’Eni dichiarava: “ il pericolo sopra citato sarebbe determinato da inquinamento pregresso all’entrata in vigore dell’art. 17 del dlgs n.22 del 1997 e del Dm 471/99”.

vista la comunicazione del’8/04/2003 della Regione Lombardia, a nome del dirigente Adriano Vignali, protocollata 8-maggio 2003

considerato che in questa comunicazione la Regione Lombardia chiedeva ad Arpa di fornire la documentazione delle indagini condotte, di relazionare in merito alle operazioni di messa in sicurezza e di emergenza del sito Sergnano 1, e si chiedeva all’Amministrazione comunale di comunicare e fornire documentazione in merito allo stato dell’iter amministrativo in corso.

Considerato che come da documentazione sopra citata la ex centrale Eni Sergnano 1 coincide con l’attuale cluster D.

considerato che l’area oggetto di bonifica è la parte a sud-est del cluster D.

Considerato che questa area è nelle vicinanze dei pozzi di captazione dell’acqua potabile di Sergnano che hanno una deroga per le distanze.

Si chiede al Sindaco di:

  • relazionare in merito all’iter amministrativo, alla messa in sicurezza, bonifica, analisi effettuate ecc…

  • fornire ai capigruppo tutta la documentazione-

per il MOVIMENTO 3.0

il consigliere Enrico Duranti

13-06-16

Referendum sociali. Firma a Sergnano!

Anche a Sergnano raccoglieremo le firme per il referendum sociali.

Questi referendum propongono di bloccare la schiforma del Governo Renzi sulla scuola,

inoltre proponiamo un referendum per bloccare le nuove concessioni di ricerche e estrazioni di gas e petrolio,

un referendum propone di bloccare il nuovo piano inceneritori voluto da Renzi e C.

inoltre c’è una petizione per difendere l’acqua pubblica, visto che il governo con la schiforma Madia propone di privatizzare le reti idriche.

vi aspettiamo, una firma, un contributo per costruire un autunno di lotte per cacciare questo governo.

REFERENDUM - FRONTEvol refevol refe2

TRIVELLE: IL QUESITO REFERENDARIO e IL NOSTRO TERRITORIO!!!

Tanti si staranno chiedendo: cosa prevede il quesito referendario del 17 aprile?

In poche parole:

1)Riguarda esclusivamente i titoli minerari GIA’ ESISTENTI ENTRO LE 12 MIGLIA DALLA COSTA. In questa fascia il divieto di rilascio di nuovi titoli è stato già vietato dalla Legge di Stabilità per cui il referendum non interviene su questa vicenda, già risolta.

2)Con il referendum, secondo la Cassazione, si chiede di non poter più prorogare i titoli minerari già esistenti entro le 12 miglia.

3)In caso di quorum (26 milioni di votanti minimo in tutto il paese) e vittoria dei Sì, progressivamente, dal giorno del referendum al 2028-2030, le concessioni decadranno e le piattaforme GIÀ ESISTENTI ENTRO LE 12 MIGLIA dovranno essere smantellate, anche in presenza di giacimenti ancora sfruttabili.

E OLTRE LE 12 MIGLIA?

L’attuale quesito referendario non ha alcun effetto oltre le 12 miglia, dove si concentra la maggior parte delle richieste di nuovi titoli. Lì rimarrà il far west attuale.

IN TERRAFERMA?

L’attuale quesito referendario non ha alcun effetto sulla terraferma. Lì vigono le norme entrate in vigore con la Legge di Stabilità che danno maggior potere alle regioni anche se la parola finale spetterà sempre al Consiglio dei Ministri.

Quale è la situazione del nostro territorio?

Attualmente in Regione Lombardia esistono 15 permessi di ricerca, di cui 7 in provincia di Cremona. La Regione Lombardia è la seconda regione italiana con il più alto numero di permessi di ricerca, dopo l’Emilia Romagna.

Sempre in Lombardia esistono 17 siti di coltivazioni di idrocarburi, di cui 6 in provincia di Cremona. Per quanto riguarda i i siti di coltivazioni, la Lombardia è al quarto posto nazionale, dopo l’Emilia, la Basilicata e le Marche.

Per quanto riguarda gli stoccaggi, la Lombardia è al primo posto con cinque siti attivi e altri 4 in fase di progettazione e costruzione. Più del 50% del gas stoccato a livello nazionale è nel sottosuolo lombardo.

Nelle settimane scorse sono state depositate altre due richieste di ricerca idrocarburi in Lombardia.

Cosa possiamo dire?

Un vero e proprio texas padano.


La battaglia referendaria diventa fondamentale per demolire un pezzo di questa strategia energetica basata su trivelle e idrocarburi.

Questa battaglia referendaria diventa fondamentale anche per noi cittadini della Lombardia.

Per questo in ogni caso, dal giorno dopo del Referendum, rimarrà in piedi la totalità dei problemi riguardanti le richieste di nuovi titoli minerari fuori le 12 miglia e in terraferma. Per questo occorre lavorare alla cosiddetta “OPZIONE TRIVELLE ZERO” per le nuove concessioni in tutto il territorio, a terra come in mare oltre le 12 miglia, opzione che a nostro avviso deve essere lo sbocco naturale di tutte le varie lotte che si stanno portando avanti in Italia su questo tema contro le dissennate e pasticciate politiche governative in materia energetica.

Chiediamo a tutti di VOTARE Sì AL REFERENDUM DEL 17 APRILE.

lo